Il C++ è un linguaggio di programmazione "all purpose", ovvero adatto alla realizzazione di qualsiasi tipo di applicazione, da quelle real time a quelle che operano su basi di dati, da applicazioni per utenti finali a sistemi operativi. Il fatto che sia un linguaggio "all purpose" non implica comunque dire che qualsiasi applicazione debba essere realizzata in C++, esistono moltissimi linguaggi di programmazione alcuni dei quali altamente specializzati per compiti precisi e che quindi possono essere in molti casi una scelta migliore poiché consentono di ottenere un rapporto "costi di produzione/prestazioni" migliore per motivi che saranno chiari tra poche righe.
Negli ultimi anni il C++ ha ottenuto un notevole successo per diversi motivi:

  • Conserva una compatibilità quasi assoluta (alcune cose sono diverse) con il suo più diretto antenato, il C, da cui eredita la sintassi e la semantica per tutti i costrutti comuni, oltre alla notevole flessibilità e potenza;
  • Permette di realizzare qualsiasi cosa fattibile in C senza alcun overhead addizionale;
  • Estende le caratteristiche del C, rimediando almeno in parte alle carenze del suo predecessore (che manca soprattutto di un buon sistema dei tipi). In particolare l'introduzione di costrutti quali i Template e le Classi rende il C++ un linguaggio multiparadigma (con particolare predilezione per il paradigma ad oggetti e la programmazione generica);
  • Possibilità di portare facilmente le applicazioni verso altri sistemi;

Comunque il C++ presenta anche degli aspetti negativi (come ogni linguaggio), in parte ereditate dal C:

  • La potenza e la flessibilità tipiche del C e del C++ non sono gratuite. Se da una parte è vero che è possibile ottenere applicazioni in generale più efficienti (rispetto ad agli altri linguaggi), e anche vero che tutto questo è ottenuto lasciando in mano al programmatore molti dettagli e compiti che negli altri linguaggi sono svolti dal compilatore; è quindi necessario un maggiore lavoro in fase di progettazione e una maggiore attenzione ai particolari in fase di realizzazione, pena una valanga di errori spesso subdoli e difficili da individuare che possono far levitare drasticamente i costi di produzione;
  • Il compilatore e il linker del C++ soffrono di problemi relativi all'ottimizzazione del codice dovuti alla falsa assunzione che programmi C e C++ abbiano comportamenti simili a run time: il compilatore nella stragrande maggioranza dei casi si limita ad eseguire le ottimizzazioni tradizionali, sostanzialmente valide in linguaggi come il C, ma spesso inadatte a linguaggi pesantemente basati sulla programmazione ad oggetti; il linker poi da parte sua non è cambiato molto e non esegue alcune ottimizzazioni che non sono fattibili a compile-time. La sempre maggiore diffusione del C++ sta comunque cambiando questa situazione ed è prevedibile nei prossimi anni una sostanziale evoluzione di compilatori e linker, grazie anche alla recente adozione di uno standard.

Obiettivo di quanto segue è quello di introdurre alla programmazione in C++, spiegando sintassi e semantica dei suoi costrutti anche con l'ausilio di opportuni esempi. Verranno inizialmente trattati gli aspetti basilari del linguaggio (tipi, dichiarazioni di variabili, funzioni,...), per poi passare all'esame degli aspetti peculiari del linguaggio (classi, template, eccezioni...); alla fine analizzeremo (almeno in parte) l'input/output tramite stream e la libreria standard del linguaggio.
Il corso è rivolto a persone che non hanno alcuna conoscenza del linguaggio, ma potrà tornare utile anche a programmatori che possiedono una certa familiarità con esso. La capacità di programmare in un qualsiasi altro linguaggio è invece ritenuta dote necessaria alla comprensione di quanto segue.
Salvo rare eccezioni non verranno discussi aspetti relativi a tematiche di implementazione dei vari meccanismi e altre note tecniche che esulano dagli obiettivi di queste pagine.